22 ottobre 2020 – 27 giugno 2021
Bologna – Palazzo Pallavicini
Via San Felice, 24
A cura di
Carlo Sisi
📗 Catalogo
Edizioni Palazzo Pallavicini
🕰 Orari (la biglietteria chiude un’ora prima)
Ma Me G V 11-20
L S D chiuso
🎟 Biglietti
intero € 13
intero open (prenotazione senza vincoli di orario e data valido fino a fine mostra) € 16
ridotto (6-17 anni, over 65, studenti fino a 26 anni non compiuti, accompagnatori di disabile, soci ICOM) € 11
gruppi (min 10 persone) € 10
scuole € 5
Bologna Welcome e Bologna Card Musei € 10
giovedì Università (con tesserino) € 9
gratuito bambini sotto 6 anni, disabili
famiglia (figli 6-18 anni non compiuti): genitore € 10, minori € 8
Info e prenotazioni
☎️ +39 0514120456 (orari mostra)
☎️ +39 3313471504 (11-18)
📧 info@palazzopallavicini.com
💻 palazzopallavicini.com
Nato a Livorno nel 1859, Vittorio Corcos si forma dapprima all’Accademia di Belle arti di Firenze, poi a Napoli, dove è allievo di Domenico Morelli.
La svolta decisiva della sua carriera è determinata dal trasferimento a Parigi, attorno al 1880. Qui, accolto da De Nittis, entra in contatto con il mercante d’arte Adolphe Goupil, frequenta salotti, circoli e i café dove entra in relazione con personalità quali Flaubert, Zola, Boldini, Degas, Gervex, Gérôme. I pittori Léon Bonnat e Carolus-Duran gli aprono nuovi orizzonti nel genere del ritratto mondano, dove si distingue come interprete di una femminilità moderna.
Poco dopo il rientro in Italia, nel 1886, Corcos si trasferisce a Firenze e frequenta l’ambiente degli intellettuali e degli artisti, di cui realizza alcuni straordinari ritratti: Silvestro Lega, Giosuè Carducci, Pietro Mascagni…
È però nel ritratto femminile che egli raggiunge i vertici della sua arte e del successo, grazie alla capacità di interpretare lo spirito dell’epoca e le inquietudini fin-de-siècle, riproducendone le atmosfere sensuali e raffinate.
Le dame dell’aristocrazia e dell’alta borghesia, che fanno a gara per un suo ritratto, sulla tela diventano immagini emblematiche di una femminilità moderna, seducente e spregiudicata. Sono immagini, però, non prive, di accenti realistici e di dettagli simbolici, che derivano da una innata disposizione di Corcos all’analisi introspettiva e alla ricerca espressiva.
Le oltre quaranta opere selezionate per la mostra bolognese – provenienti da importanti collezioni pubbliche e private – ripercorrono l’intera carriera dell’artista attraverso sei sezioni: dai ritratti degli amici e della moglie Emma, agli anni parigini; dalle più belle donne del tempo, ai ritratti più introspettivi, alle scene ambientate nella marina di Castiglioncello.