24 ottobre 2020 – 2 giugno 2021
Novara – Castello Visconteo Sforzesco
Piazza Martiri della Libertà, 3
A cura di
Annie-Paule Quinsac
📗 Catalogo
METS Percorsi d’arte
🕰 Orari (la biglietteria chiude un’ora prima)
L Ma Me G V 10-19
S D chiuso
🎟 Biglietti
intero € 10
ridotto (20-25 anni, over 65, gruppi min. 10 persone, famiglie 2 adulti + figli 6-19 anni, TCI, FAI, convenzioni) € 8
ridotto ragazzi (6-19 anni) € 5
gratuito minori 6 anni e disabili
🎧 Audioguide
adulti € 3
ragazzi (6-19 anni) € 2
🎤 Visite guidate
gruppi € 60
scuole € 50
in lingua straniera € 80
💶 Prevendita
(consigliata, obbligo per gruppi)
Ticketone (L-V 8-21, S 9-17.30)
☎️ +39 892101
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Info e prenotazioni visite guidate
ATL Provincia di Novara (L-V 9-13/13.30-17.30, S D 9.30-13/13.30-17.30)
☎️ +39 0321394059
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“Ciò che si vede si deve sentire e riprodurre con vita personale. Sotto il pennello la gamma deve scorrere smagliante e deve far nascere gli oggetti le persone le linee. Il colore deve essere intenso ma puro perché la luce sia profonda e viva. Ci vuole evocazione continua continuo miraggio.” Così si esprime Giovanni Segantini in una lettera al gallerista milanese Grubicy de Dragon, e riassume in poche righe la poetica del divisionismo, supportata, per quanto riguarda la tecnica pittorica, dalle leggi dell’ottica e della scomposizione del colore. Una concezione positivista della tecnica e l’interpretazione simbolista dei temi costituiscono infatti una caratteristica peculiare del divisionismo.
La rassegna novarese – che riapre con un rewind dopo la prima edizione, inaugurata a novembre 2019 e chiusa anticipatamente per l’emergenza sanitaria – ripercorre la storia di quella che viene considerata la prima avanguardia in Italia.
Delle sessantasette opere (suddivise in otto sezioni tematiche) esposte nella prima edizione, sei, tra cui la Maternità di Previati, sono state ritirate per ragioni di conservazione e sostituite da cinque dipinti di pari prestigio.
Il primo sguardo, generale, è sugli artisti legati alla galleria milanese Grubicy: Tranquillo Cremona, Daniele Ranzoni, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Angelo Morbelli, Gaetano Previati, Emilio Longoni, Vittore Grubicy e Giovanni Segantini. La seconda sezione è dedicata alla Prima Triennale di Brera, del 1891, che rappresentò l'”uscita ufficiale del divisionismo in Italia”. Qui si possono ammirare, tra gli altri, Vacca bagnata e Petalo di rosa (entrambi del 1890) di Segantini, Il mediatore (1891) di Pellizza da Volpedo, Un consiglio del nonno – Parlatorio del luogo Pio Trivulzio (1891) di Morbelli.
La terza sala è dedicata all’affermazione del divisionismo sulla scena artistica e si incontrano All’ovile (1892) di Segantini, Fontanalba (1904-1906) di Fornara, Venduta! (1897) di Morbelli.
Cinque opere di Pellizza da Volpedo, cui è dedicato un intero capitolo, illustrano l’evoluzione dell’artista da Il ponte (1893-1894), considerato la sua prima opera pienamente divisionista, a Nubi di sera sul Curone (1905-1906), passando da Sul fienile (1892), una delle sue opere più commoventi e riflessive.
Il colore della neve è il titolo della sala in cui si possono ammirare, tra gli altri, Savognino sotto la neve (1890) di Segantini e La neve. Crepuscolo invernale (1906) di Pellizza da Volpedo, mentre due successive sezioni monografiche sono dedicate a Gaetano Previati – da Le tre Marie ai piedi della croce (1890-1891), a Sacra famiglia (1902), allo splendido Migrazione in Val Padana (1916-1917) – e a Giovanni Segantini, presentato con sette disegni tra i quali La natura, disegno di presentazione (1898), esemplare del simbolismo di fine secolo.
La mostra si chiude con le opere di artisti quali Emilio Longoni (Primavera della vita, del 1906), Plinio Nomellini (Baci di sole, 1908), Angelo Morbelli (Per sempre, 1906 e Meditazione, 1913) e altri noti e meno noti, che illustrano gli sviluppi del divisionismo nei primi decenni del Novecento.